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Quello scricciolo che minsegn a volare

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Coincideva con la poesia

con la parola improvvisa nel petto-
alla forza dei pazzi che l’annuncia

dopo l'ultimo congegno della mente,
l’insinuarsi nel magma  ubriaca

per compiere la terra finale nel buio

arretravo nel nulla del vuoto,

di un ricordo interminato dei fondali,

in cerchio di danza,- sull’orlo di uno stelo

lasciato dalla prima sillaba

 

fu chiaro il furore, due lampi

nel verde del tiglio e una febbre leggera,

nel suono del vento, uno scricciolo,

un angelo sottile mi rapì,

sulla cima del Tauro, nel grido invisibile

rovesciando il respiro in avanti

un solo sguardo.. è la luce nel varco

colma di ogni richiamo alle pietre commosse,

fino alla casa degli antenati

 

custodiva  nel viso me stessa

in forme infantili, e in cammino
generava un'antica figura a metà
tra i santi cristiani e gli spiriti delle tribù 
nel luogo dell'aria più inabitato
e pregno di materno sudore

nella tensione del corpo eccitato
per venire con  verità nella carne,
con una sola goccia di splendore,

a stringere il mistero. Distesa, nella calma,
tra i colori di una pianta sconosciuta,
dove la parola si fa corpo che si apre,
pronunciando il suono con la bocca
che l'ha generata all’apparire:

un tenero abbraccio per saltare nella nebbia

nella signora del gioco, e quasi un passo

nel tuffo di partenza a premilcuore
che liberamente invade con la gioia, 
una danza per accenti e lallazione


Ed è quando la pesantezza m'impedisce
di riaprire gli occhi che ti vedo
con l'intento di arrivare a risvegliarmi
in un altro sogno,
dove siamo noi

in altri mondi, ed al risveglio

non diciamo:  ecco, era un sogno-

d’indicibile esperienza noi saltiamo

ebbri d’esistenza, per nascita e destino

sul cammino appena schiuso.

 

Matrice d’ogni luce,  viva

tra parole da raccogliere nell’erba

fino alle labbra, ancora incerte

a prendere radice, appese all’aria,

a raccontare dal luogo del ritorno:

l’azzerarsi della terra sotto i piedi

di quello scricciolo che m’insegnò a volare

 Lorenzo Mullon - 28/10/2014 18:37:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

lo scricciolo è sottile come la pelle di uno specchio
ma il suo volo ha un cono di luce profondo come la nostra incomprensione
ribalta ogni linea
è imprevedibile
sa veleggiare nel caos dell’aria
e racchiude il cielo in un arruffamento di piume

 Paolo Melandri - 23/10/2014 12:32:00 [ leggi altri commenti di Paolo Melandri » ]

La poesia... la parola improvvisa nel nulla... Ogni lode ad Amina! Poeti! Molto troppo facile cantare la Sardegna... la Bretagna... la "costa amalfitana"! Cantare lo scricciolo, qui il banco di prova! strozzato spesso da mani puerili, disprezzato da tutti, zerbino dei sogni, sputacchio e via! E guardiamo un po’ qui... lo scricciolo! il suo maestro! mica che Thomas Mann, lei!... plasmare ’sta creta, il genio generoso. E mica solo l’anima, Amina! che lei quello che canta il corpoanima, l’indiviso, il duplice! provarci per me il fallimento fatale!... che ci riesco no! facile l’anima!... l’anima bella! e che solo certi scorci del corpo... "le bionde trecce"... è detto tutto! allusività! il suo vero nome: tartuferia! Mica così Amina... così no!... il corpo, lo zerbino dell’anima... corporeità! che lei canta... il corpo, s’intende, mica solo roba di scienza e coscienza... il corpo i suoi umori, le sue bave, merda, tutto! il seme! Amina il genio generoso, mica schizzinosa a ’sto modo! è il corpo che lei canta! Corpospirito, spiritocorpo... duale, divino! il suo maestro lo scricciolo! la natura! che solo lei ha insegnato ai veri poeti... la cronaca fedele, le contrade, i campi, il sogno! Il genio generoso! Ciao Amina. tuo: -P.

 Elsa Paradiso - 23/10/2014 10:19:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]

Le tue poesie sono dei libri in miniatura che arricchiscono il lettore.
Sei bravissima!
Ciao Amina

 Nando - 22/10/2014 13:37:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Cronaca di un viaggio verso la Poesia, seguendo l’invito dell’ispirazione che chiama il poeta a mettersi in cammino verso le parole, che amano dirsi a traverso la sua voce.
Una poesia che merita un posto nella bisaccia di questi "pazzi" viandanti che sono i poeti (non me ne vogliate Voi poeti, non credo lo siate tutti, però alcuni tra di Voi lo sono, e forse sono tra i più "belli" e amabili.

Sono un lettore infedele, Amina, amo le poesie ma facilmente le tradisco nel coglierne il significato, più per ignoranza che per colpa, ma comunque resto un lettore colpevole, non me ne volere.

 Silvia De Angelis - 22/10/2014 10:12:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Stupende sensazioni in una scrittura poetica, che fa volare la mente,
per le suggestive immagini che trasmette...
Un saluto,silvia

 Sara Cristofori - 22/10/2014 09:49:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

"fino alla casa degli antenati



custodiva nel viso me stessa

in forme infantili,"

ho sempre subito il fascino del ritrovare i luoghi che mi hanno vista bambina e così mi ricordano...

 Guglielmo Peralta - 22/10/2014 09:24:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

Lo scricciolo della parola insegna a volare a chi sa ’covarla’. E quando essa prende corpo e ali, toglie a noi ogni pesantezza e ci ritroviamo dentro un sogno dal quale non vorremmo più svegliarci, perché troppo "ebbri d’esistenza", troppo incantati dal suo "gioco" per non assecondarne il cammino verso la luce...

Ti giunga sulle ali di uno scricciolo il mio carissimo saluto

 Antonio Ciavolino - 22/10/2014 00:54:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

Coincide perfettamente con la poesia l’apprezzato tuo scroscio di immagini, le frasi. Le tue parole, Signora del gioco, sposano un che d’acqua che molto mi delizia. La seconda parte è raffinatamente astratta. Brava attè complimenti e baci baci
LuV

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